Seguici su
Cerca

Chiesa dei SS. Rocco e Sebastiano

Ultima modifica 13 ottobre 2022

CHIESA DEI SANTI ROCCO E SEBASTIANO O LAZZARETTO

L’edificazione della chiesetta è verosimilmente da datare agli inizi del ‘700. Difatti è dell’anno 1708 il testamento di un sacerdote di Prospiano, tale Stefano de Juliis, che dispose il lascito di un legato per la celebrazione di messe a favore della chiesa dei santi Rocco e Sebastiano “nuper edificatam”, cioè da poco edificata. Il luogo di culto, dedicato ai due santi protettori contro le epidemie, è comunemente detto Lazzaretto e sorse per commemorare i morti della peste del 1630. Marnate in quel periodo, a motivo dell’epidemia, vide ridurre i propri abitanti da 400 a 150.

Adibita anche per usi non religiosi, nel 1911 divenne ospedale per i malati di colera e nel secondo conflitto mondiale deposito per l’approvvigionamento dell’esercito tedesco.

La chiesetta, posta in posizione isolata, ha una semplice facciata a capanna, con portale centrale architravato, soprastante finestrone e basse finestrelle laterali protette da grate. L’interno è costituito da un’aula rettangolare coperta con plafone di recente realizzazione, decorato a tempera con angeli e motivi floreali. Sull’arco che dà verso l’abside sono raffigurati a tempera il Tempo e la Giustizia. L’abside quadrata, coperta da volta a crociera con decorazioni a tempera, è sopraelevata di un gradino e separata dall’aula da una balaustra con colonnine modanate in pietra, mancante di alcuni elementi.

Sulla parete di fondo dell’abside è presente l’opera più significativa dell’edificio: l’affresco raffigurante la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo con Bambino, i Santi Rocco e Sebastiano e le Anime Purganti. Il dipinto, del XVIII secolo, citato nel verbale della visita pastorale del cardinale Pozzobonelli del 1753, è suddiviso in due parti. Quella superiore, sulla base di confronti stilistici, può essere attribuita al pittore milanese Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino (1661-1715) o alla sua bottega. Quella inferiore con le Anime Purganti, pur essendo compresa nell’ampia cornice barocca originaria del XVIII secolo, è opera di ridipintura del pittore marnatese Arturo Sommaruga (1905-1988), probabile autore delle altre decorazioni presenti nella chiesa.

Nel pavimento dell’aula, in seminato di marmo, di recente fattura, si leggono al centro le date del 1707, probabile anno di costruzione dell’Oratorio, del 1933, visita pastorale del cardinale Schuster che ordinò il restauro dell’edificio e del 1630, anno della peste di manzoniana memoria.

“testi a cura del Cav Gianmpiero Bonnet”