Trent'anni sono passati dal giorno in cui scompariva un uomo diventato negli anni un simbolo.

Oggi, dopo trent'anni dalla sua morte violenta, noi lo ricordiamo insieme a tutte le vittime di quel fenomeno sociale chiamato Mafia: lo ricordiamo per il suo lavoro di magistrato impegnato e dedito al mandato che in parte gli era stato conferito ed in parte si era scelto, ma lo ricordiamo anche e soprattutto come uomo. Un uomo che ci ha lasciato un insegnamento di vita. Intelligente, arguto, determinato ed integerrimo ci ha insegnato, al prezzo della vita, come gli ideali di giustizia, lealtà ed onestà debbano infondere le nostre vite ed il nostro lavoro. E non basta: si deve avere il coraggio di agire, di fare, senza paura; se si crede che le cose possano migliorare, è necessario che ciascuno faccia la propria parte.

A me piace ricordare Giovanni Falcone con questa sua frase che lascio a tutti voi per la giornata della legalità che si celebra oggi.

"Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare."

Ricordando tutte le vittime della mafia, abbiamo esposto nella piazza del Municipio le storie di alcune di loro ed il palazzo comunale verrà illuminato per tutta la settimana con i colori della bandiera italiana. 

Noi non dimentichiamo.

 

 

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