Carissimi,

questa Pasqua è Pasqua di sofferenza per il mondo intero.

La sofferenza è tangibile e visibile, postaci davanti agli occhi dalle immagini drammatiche dei luoghi di guerra.

Proprio da quei luoghi, dai quali non dobbiamo distogliere lo sguardo, ma fissarlo per non dimenticare, alcune persone, per lo più donne e bambini, sono giunte anche da noi, accolte dalle nostre generose famiglie cui la comunità intera si è stretta e si stringe in un abbraccio, a volte anche solo virtuale, ma percepibile.

Le famiglie Marnatesi che hanno aperto le proprie case per accogliere chi è scappato dall’inferno, ci insegnano che l’amore e la generosità sono il motore che può far ripartire la speranza e trovare la forza di continuare a credere che un domani di pace sia possibile.

Questa Pasqua è dunque anche Pasqua di accoglienza e di speranza.

Ringrazio personalmente, ed a nome di tutti i cittadini Marnatesi che rappresento, gli autori di questo esempio di coraggio e di rinascita.

In questo giorno di Pasqua non possiamo dimenticare tutti coloro che soffrono per motivi diversi dalla guerra e differenti per tipologia e natura: anch’essi rappresentano coraggiosi esempi di umanità da ammirare, sostenere ed imitare, con la speranza di una guarigione nel corpo e nell'anima.

Il mio augurio per la giornata di oggi è dunque di una Pasqua che sia di speranza e di pace, pace nei cuori di ciascuno affinchè si possa raggiungere la pace vera ovunque.

Buona festa di Pasqua!

 

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